REPORTS 2024
In this section are collected some documents of organizations, associations and institutions with the data of technological innovation and significant contents for the sustainable development of the company and the culture of industrial maintenance.
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In questa sezione vengono raccolti alcuni documenti di Enti, Associazioni e Istituzioni con i dati dell’innovazione tecnologica e contenuti significativi per lo sviluppo sostenibile della società e la cultura della manutenzione industriale.
6.11.2024
Prospettive della tecnologia energetica 2024
Pub (30.10.2024): International Energy Agency (English text, 537 pages)
The deepening connections between energy, trade, manufacturing and climate are the focus of this latest edition of Energy Technology Perspectives (ETP), the IEA’s flagship technology publication. Building on the comprehensive assessment of clean energy technology supply chains set out in ETP-2023, this year’s edition offers cutting-edge analysis based on rich and detailed new data, granular surveys of industry, and a bottom-up approach to fresh modelling. Its significance is amplified by what has been, until now, a dearth of information in this space, and it will provide policymakers with an in-depth, quantified basis to inform their deliberations for years to come.
https://www.iea.org/reports/energy-technology-perspectives-2024
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Le connessioni sempre più profonde tra energia, commercio, produzione e clima sono al centro di questa ultima edizione di Energy Technology Perspectives (ETP) , la pubblicazione tecnologica di punta dell'IEA. Basandosi sulla valutazione completa delle filiere di fornitura delle tecnologie di energia pulita stabilita in ETP-2023 , l'edizione di quest'anno offre analisi all'avanguardia basate su nuovi dati ricchi e dettagliati, indagini granulari del settore e un approccio bottom-up alla nuova modellazione. La sua importanza è amplificata da quella che è stata, fino ad ora, una carenza di informazioni in questo spazio e fornirà ai decisori politici una base approfondita e quantificata per informare le loro deliberazioni per gli anni a venire.
6.11.2024
Southeast Asia Energy Outlook 2024
Pub (22.10.2024): International Energy Agency (English text, 200 pages)
The Southeast Asia Energy Outlook 2024 makes Southeast Asia by far the most regularly updated regional outlook compiled by the International Energy Agency (IEA). This reflects the dynamism of the region, as well as the importance of the IEA’s partnership with the ten countries that make up the Association of Southeast Asian Nations (ASEAN) – Brunei Darussalam, Cambodia, Indonesia, Lao People’s Democratic Republic (Lao PDR), Malaysia, Myanmar, the Philippines, Singapore, Thailand and Viet Nam. The relationship between the Agency and this region is being further strengthened in October 2024 with the opening in Singapore of an IEA Regional Cooperation. The second chapter describes the IEA scenario projections for Southeast Asia to 2050 across all fuels and technologies, based on the scenarios in the IEA’s World Energy Outlook, and considers their broad implications for energy security, affordability and emissions. https://www.iea.org/reports/southeast-asia-energy-outlook-2024
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Il Southeast Asia Energy Outlook 2024 rende il sud-est asiatico di gran lunga la prospettiva regionale più regolarmente aggiornata compilata dall’Agenzia internazionale dell’energia (IEA). Ciò riflette il dinamismo della regione, così come l’importanza della partnership dell’IEA con i dieci paesi che compongono l’Associazione delle Nazioni del Sud-Est asiatico (ASEAN) – Brunei Darussalam, Cambogia, Indonesia, Repubblica Democratica Popolare del Laos (Lao PDR), Malesia, Myanmar, Filippine, Singapore, Tailandia e Vietnam. Le relazioni tra l'Agenzia e questa regione si stanno ulteriormente rafforzando nel mese di ottobre 2024 con l'apertura a Singapore di un Centro di cooperazione regionale dell'AIE. Il secondo capitolo descrive le proiezioni dello scenario IEA per il sud-est asiatico fino al 2050 in tutti i combustibili e le tecnologie, sulla base degli scenari nel World Energy Outlook dell’IEA, e considera le loro ampie implicazioni per la sicurezza energetica, l’accessibilità economica e le emissioni.
6.11.2024
Policy Scenarios for Eliminating Plastic Pollution by 2040
Pub (2.10.2024): OECD (English text, 132 pages)
Comprehensive global policies addressing the entire plastics lifecycle can reduce plastic leakage into the environment by 96% by 2040,. By implementing a mix of policies – from enhancing plastic waste management and recycling, to curbing plastic use and waste – countries can achieve significant environmental benefits and economic savings compared to less balanced strategies.
Without stronger policies, plastics production and use are projected to increase by 70%, from 435 million tonnes (Mt) in 2020 to 736 Mt in 2040, with only 6% of plastics coming from recycled sources. In parallel, mismanaged plastic waste, i.e., plastics that at end of life are dumped, inadequately disposed of or littered, will increase by almost 50% (from 81 Mt annually in 2020 to 119 Mt annually in 2040). Leakage of mismanaged plastics into the environment, including their release into rivers, oceans, and land, will increase by 50%.
Partial solutions to plastics pollution will not solve the problem. Focusing solely on waste management without curbing production and demand would reduce plastic leakage to the environment by only 55% compared to business as usual by 2040.
https://www.oecd.org/en/publications/policy-scenarios-for-eliminating-plastic-pollution-by-2040_76400890-en.html
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Le politiche globali globali che affrontano l’intero ciclo di vita della plastica possono ridurre le perdite di plastica nell’ambiente del 96% entro il 2040. Implementando un mix di politiche – dal miglioramento della gestione e del riciclaggio dei rifiuti di plastica, al contenimento dell’uso della plastica e dei rifiuti – i paesi possono ottenere significativi benefici ambientali e risparmi economici rispetto a strategie meno equilibrate.
Senza politiche più forti, la produzione e l’uso della plastica sono destinati ad aumentare del 70%, passando da 435 milioni di tonnellate (Mt) nel 2020 a 736 Mt nel 2040, con solo il 6% delle materie plastiche provenienti da fonti riciclate. Parallelamente, i rifiuti di plastica mal gestiti, cioè la plastica che alla fine della vita vengono scaricati, inadeguatamente smaltiti o disseminati, aumenteranno di quasi il 50% (da 81 Mt all’anno nel 2020 a 119 Mt all’anno nel 2040). La perdita di plastica mal gestita nell’ambiente, compreso il loro rilascio in fiumi, oceani e terra, aumenterà del 50%. Soluzioni parziali per l'inquinamento delle materie plastiche non risolveranno il problema. Concentrarsi esclusivamente sulla gestione dei rifiuti senza ridurre la produzione e la domanda ridurrebbe le perdite di plastica per l'ambiente solo del 55% rispetto alle attività abituali entro il 2040.
28.10.2024
World Energy Outlook 2024
Pub (1.10.2024): International Energy Agency (English text, 398 pages)
The IEA's flagship World Energy Outlook, published every year, is the most authoritative global source of energy analysis and projections. It identifies and explores the biggest trends in energy demand and supply, as well as what they mean for energy security, emissions and economic development. This year’s Outlook comes against a backdrop of escalating risks in the Middle East and heightened geopolitical tensions globally, and explores a range of energy security issues that decision makers face as they proceed with clean energy transitions. With rising investment of clean technologies and rapid growth in electricity demand, the WEO 2024 examines how far the world has come on its journey towards a safer and more sustainable energy system, and what more needs to be done to reach its climate goals. Reflecting today’s uncertainties, our three main scenarios are complemented with sensitivity cases for renewables, electric mobility, liquefied natural gas and how heatwaves, efficiency policies and the rise of artificial intelligence might affect the outlook for electricity.
https://www.iea.org/events/world-energy-outlook-2024
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Il World Energy Outlook, il principale rapporto dell'IEA, pubblicato ogni anno, è la fonte globale più autorevole di analisi e proiezioni energetiche. Individua ed esplora le principali tendenze nella domanda e nell'offerta di energia, nonché il loro significato per la sicurezza energetica, le emissioni e lo sviluppo economico. L'Outlook di quest'anno si inserisce in uno scenario di crescenti rischi in Medio Oriente e di accresciute tensioni geopolitiche a livello globale, ed esplora una serie di problemi di sicurezza energetica che i decisori devono affrontare mentre procedono con le transizioni verso l'energia pulita. Con l'aumento degli investimenti in tecnologie pulite e la rapida crescita della domanda di elettricità, il WEO 2024 esamina quanto il mondo abbia fatto strada nel suo percorso verso un sistema energetico più sicuro e sostenibile e cosa deve ancora essere fatto per raggiungere i suoi obiettivi climatici. Riflettendo le incertezze odierne, i nostri tre scenari principali sono completati da casi di sensibilità per le energie rinnovabili, la mobilità elettrica, il gas naturale liquefatto e il modo in cui le ondate di calore, le politiche di efficienza e l'ascesa dell'intelligenza artificiale potrebbero influenzare le prospettive per l'elettricità.
22.10.2024
State of Global Air 2024
Pub (22.8.2024): Health Effects Institute (English text, 35 pages)
Air pollution accounted for 8.1 million deaths globally in 2021, becoming the second leading risk factor for death, including for children under five years. Of the total deaths, noncommunicable diseases including heart disease, stroke, diabetes, lung cancer, and chronic obstructive pulmonary disease (COPD) account for nearly 90% of the disease burden from air pollution. The report presents information on exposures to and health impacts of exposure to common air pollutants including fine particulate matter, ozone, and for the first time, nitrogen dioxide, from 1990–2021 . The report draws upon the best available air quality data, estimates of health risks, and demographic data to produce globally comparable country-level data . The SoGA initiative provides a comprehensive resource that complements other sources of information on air pollution and health. This report is produced in partnership with UNICEF and includes a focus on children’s health.
https://www.stateofglobalair.org/resources/report/state-global-air-report-2024
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L'inquinamento atmosferico ha causato 8,1 milioni di decessi a livello globale nel 2021, diventando il secondo fattore di rischio di morte, anche per i bambini sotto i cinque anni. Del totale dei decessi, le malattie non trasmissibili tra cui malattie cardiache, ictus, diabete, cancro ai polmoni e broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) rappresentano quasi il 90% del carico di malattia dovuto all'inquinamento atmosferico. Il rapporto presenta informazioni sulle esposizioni e sugli impatti sulla salute dell'esposizione a comuni inquinanti atmosferici tra cui particolato fine, ozono e, per la prima volta, biossido di azoto, dal 1990 al 2021. Il rapporto attinge ai migliori dati disponibili sulla qualità dell'aria, alle stime dei rischi per la salute e ai dati demografici per produrre dati a livello nazionale comparabili a livello globale. L'iniziativa SoGA fornisce una risorsa completa che integra altre fonti di informazioni sull'inquinamento atmosferico e sulla salute. Questo rapporto è prodotto in collaborazione con l'UNICEF e include un focus sulla salute dei bambini.
14.10.2024
The 2024 World Manufacturing Report- New Perspectives For The Future Of Manufacturing: Outlook 2030
Pub: World Manufacturing Forum (English text, 116 pages)
The Report examines the (geo)political, economic, social, technological, legal, and environmental trends shaping global manufacturing with an Outlook towards 2030. Over the years, the World Manufacturing Reports have outlined significant manufacturing trends and provided recommendations to assist governments and industries in identifying and prioritising critical actions for sustainable industrial development that are likely to promote a future that ensures economic, social, and environmental prosperity: from exploring the new skills for the future of manufacturing – to embracing a new age of manufacturing based on artificial intelligence and intelligent automation – to digitally enabling the emerging circular manufacturing paradigm – to supporting the redesign of supply chains for resilience – to helping innovate new business models for the sector. By embracing technological advancements, fostering innovation, and solid multi-stakeholder partnerships, the 2024 World Manufacturing Report encourages the creation of a shared vision for how the manufacturing sector could evolve towards competitive industrial development models that align with the new sustainable manufacturing blueprints for an economically, socially, and environmentally prosperous future.
https://worldmanufacturing.org/wp-content/uploads/14/6-WM-REPORT_2024_LD_E-Book_b_Final.pdf
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Il rapporto esamina le tendenze (geo)politiche, economiche, sociali, tecnologiche, legali e ambientali che modellano la produzione globale con una prospettiva verso il 2030. Nel corso degli anni, i World Manufacturing Report hanno delineato importanti tendenze manifatturiere e fornito raccomandazioni per aiutare governi e industrie a identificare e dare priorità ad azioni critiche per uno sviluppo industriale sostenibile che possano promuovere un futuro che garantisca prosperità economica, sociale e ambientale: dall'esplorazione delle nuove competenze per il futuro della produzione, all'adozione di una nuova era di produzione basata sull'intelligenza artificiale e sull'automazione intelligente, all'abilitazione digitale del paradigma emergente della produzione circolare, al supporto della riprogettazione delle supply chain per la resilienza, all'aiuto all'innovazione di nuovi modelli di business per il settore. Abbracciando i progressi tecnologici, promuovendo l'innovazione e solide partnership multi-stakeholder, il World Manufacturing Report 2024 incoraggia la creazione di una visione condivisa su come il settore manifatturiero potrebbe evolversi verso modelli di sviluppo industriale competitivi che si allineino con i nuovi progetti di produzione sostenibile per un futuro prospero dal punto di vista economico, sociale e ambientale.
10.10.2024
Coltivare ora il nostro futuro - Rapporto ASviS 2024
Pub: ASviS (Testo italiano, 210 pagine)
Con il ritmo attuale, solo il 17% dei Target globali dell’Agenda 2030 firmata da tutti i Paesi delle Nazioni Unite verrà raggiunto entro il 2030, mentre non si registrano progressi, o si osservano addirittura peggioramenti, per almeno un terzo dei Target. Osserviamo una situazione drammaticamente tesa dal punto di vista geopolitico, con conflitti tra Stati e tensioni crescenti interni ad essi. Insomma, viviamo in una fase storica caratterizzata da ciò che gli studiosi hanno definito “policrisi”, cioè l’intersezione di vecchie e nuove crisi che minano il progresso e la stessa sopravvivenza del genere umano. Il Rapporto si sofferma sia sugli ostacoli che spiegano tale divergenza, sia sulle azioni messe in campo recentemente o che dovrebbero essere messe in campo nei prossimi anni, anche alla luce del “Patto sul Futuro” firmato il 22 settembre dalle Nazioni Unite. Nonostante le accese negoziazioni, comprese quelle dell’ultimo minuto (con la contrarietà della Russia e dei suoi “satelliti” e l’astensione della Cina), il Patto rappresenta un punto di riferimento per coltivare ancora un’idea comune di futuro, basato sul multilateralismo.
https://asvis.it/rapporto-asvis-2024
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Cultivating our future now - ASviS Report 2024
Pub: ASviS (Italian text, 210 pages)
At the current rate, only 17% of the global Targets of the 2030 Agenda signed by all the United Nations countries will be achieved by 2030, while no progress is being made, or even worsening, for at least a third of the Targets. We are observing a dramatically tense situation from a geopolitical point of view, with conflicts between States and growing tensions within them. In short, we live in a historical phase characterized by what scholars have defined as "polycrisis", that is, the intersection of old and new crises that undermine progress and the very survival of the human race The Report focuses both on the obstacles that explain this divergence and on the actions recently implemented or that should be implemented in the coming years, also in light of the "Pact on the Future" signed on September 22 by the United Nations. Despite the heated negotiations, including last-minute ones (with the opposition of Russia and its "satellites" and the abstention of China), the Pact represents a point of reference for further cultivating a common idea of the future, based on multilateralism.
25.9.2024
Chief Economists Outlook
Pub: World Economic Forum (English text, 30 pages)
The September 2024 Chief Economists Outlook explores key trends in the global economy, including the latest outlook for growth, inflation, monetary and fiscal policy, the implications of high public debt levels, and the prospects for a new growth agenda. This latest edition launches amid continuing economic uncertainty. The short-term outlook for the global economy has begun to stabilize, but many vulnerabilities remain. There are reasons for cautious optimism, notably including a continued gradual easing of inflation rates and a shift to looser monetary policy. However, the prolonged sluggish pace of global growth, compounded by heightened political volatility, leaves many countries vulnerable to economic shocks.
https://www3.weforum.org/docs/WEF_Chief_Economists_Outlook_September_2024.pdf
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Il Chief Economists Outlook di settembre 2024 esplora le tendenze chiave nell'economia globale, tra cui le ultime prospettive di crescita, inflazione, politica monetaria e fiscale, le implicazioni di elevati livelli di debito pubblico e le prospettive per una nuova agenda di crescita. Questa ultima edizione viene lanciata in un contesto di continua incertezza economica. Le prospettive a breve termine per l'economia globale hanno iniziato a stabilizzarsi, ma permangono molte vulnerabilità. Ci sono ragioni per un cauto ottimismo, in particolare un continuo graduale allentamento dei tassi di inflazione e un passaggio a una politica monetaria più accomodante. Tuttavia, il prolungato ritmo lento della crescita globale, aggravato da un'accresciuta volatilità politica, rende molti paesi vulnerabili agli shock economici.
9.9.2024
The future of European competitiveness - Part A - A competitiveness strategy for Europe
Pub: European Commission by Mario Draghi (English and Italian text, 69 pages)
Today, Europe stands united in its pursuit of inclusive economic growth, focusing on sustainable competitiveness, economic security, open strategic autonomy, fair competition. Sustainable competitiveness should make sure businesses are productive and environmentally friendly. Economic security ensures that our economy can handle challenges and protect jobs. With open strategic autonomy, Europe is not just open for business; but is shaping a better, fairer world. Way forward for EU’s competitiveness: Europe's strong system of rights and values offers equal opportunities and leads the way in social inclusion. Our institutions, economic frameworks, and commitment to the rule of law create an environment where businesses can thrive and people can prosper. Top-notch infrastructure and a skilled workforce give Europe its competitive edge. In a changing world with new challenges, the European Union is focused on staying competitive and prosperous. We're working hard to maintain our leadership globally and to make sure we have control over our own future.
https://commission.europa.eu/document/97e481fd-2dc3-412d-be4c-f152a8232961_en
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Oggi, l’Europa è unita nel suo perseguimento di una crescita economica inclusiva, concentrandosi su competitività sostenibile, sicurezza economica, autonomia strategica aperta, competizione leale. La competitività sostenibile dovrebbe garantire che le imprese siano produttive e rispettose dell'ambiente. La sicurezza economica garantisce che la nostra economia possa gestire le sfide e proteggere i posti di lavoro. Con un'autonomia strategica aperta, l'Europa non è solo aperta al business, ma sta plasmando un mondo migliore e più giusto. Per la competitività dell’UE, il forte sistema europeo di diritti e valori offre pari opportunità e apre la strada all'inclusione sociale. Le nostre istituzioni, i quadri economici e l'impegno per lo stato di diritto creano un ambiente in cui le imprese possono prosperare e le persone possono prosperare. Le infrastrutture di prim'ordine e una forza lavoro qualificata conferiscono all'Europa il suo vantaggio competitivo.
https://www.eunews.it/2024/09/09/il-rapporto-draghi-in-italiano/
5.8.2024
Elementi fondamentali per un buon futuro nell’Unione europea.
Pub (16.7.2024): RNE-Sustainable Development Solutions Network (SDSN) (German text, 27 pages)
Il report tedesco promuove l’impegno per lo sviluppo sostenibile in Germania, a livello europeo e internazionale, con i risultati delle principali organizzazioni scientifiche, della società civile e delle imprese tedesche e sviluppa soluzioni per l’attuazione efficace dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e dell’Accordo di Parigi sul clima.
20240709_Bausteine-fuer-eine-gute-Zukunft-in-der-EU_FINAL_DEU.pdf
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Fundamental elements for a good future in the European Union.
The German report promotes commitment to sustainable development in Germany, at European and international level, with findings from leading scientific organizations, civil society and German businesses and develops solutions for the effective implementation of the 2030 Agenda for Development sustainable and the Paris Climate Agreement.
5.8.2024
Navigating New Horizons – A Global Foresight Report on Planetary Health and Human Wellbeing.
Pub (1.7.2024): UNEP-International Science Council (english text, 108 pages)
Il rapporto presenta approfondimenti su otto cambiamenti globali critici che stanno accelerando la tripla crisi planetaria del cambiamento climatico, della biodiversità e della perdita della natura, nonché dell'inquinamento e dei rifiuti. Diciotto segnali di cambiamento, identificati da centinaia di esperti globali e distillati attraverso consultazioni regionali e di stakeholder che includevano i giovani, offrono uno sguardo alle potenziali interruzioni, sia positive che negative, su cui il mondo deve tenere d'occhio. Il rapporto delinea come creare un ambiente favorevole per un migliore processo decisionale creando un nuovo contratto sociale, abbracciando una governance agile e adattabile e aumentando i dati e le conoscenze accessibili e integrati.
https://wedocs.unep.org/20.500.11822/45890
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The report presents insights on eight critical global shifts that are accelerating the triple planetary crisis of climate change, biodiversity and nature loss and pollution and waste. Eighteen signals of change – identified by hundreds of global experts and distilled through regional and stakeholder consultations that included youth – offer a glimpse into potential disruptions, both positive and negative, that the world needs to keep a watching brief on. The report outlines how to create an enabling environment for better decision-making by creating a new social contract, embracing agile and adaptive governance, and increasing integrated accessible data and knowledge.
5.8.2024
State of Global Air 2024
Pub (18.6.2024): Health Effects Institute (English text, 35 pages)
L'inquinamento atmosferico è ora classificato come il secondo fattore di rischio principale per la morte, responsabile di 8,1 milioni di decessi/anno a livello globale. Il report fornisce un'analisi completa dei dati sulla qualità dell'aria e sugli impatti sulla salute per i paesi di tutto il mondo. Il rapporto include i livelli di esposizione e gli effetti sulla salute correlati del biossido di azoto (NO2). Lo scarico del traffico è una delle principali fonti di NO2, il che significa che le aree urbane densamente popolate, in particolare nei paesi ad alto reddito, spesso registrano i livelli più elevati di esposizione a NO2 e impatti sulla salute.
https://www.stateofglobalair.org/news-events/new-state-global-air-report-finds-air-pollution-second-leading-risk-factor-death
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Air pollution now ranks as the second leading risk factor for death, accounting for 8.1 million deaths globally. The report provides a comprehensive analysis of data for air quality and health impacts for countries around the world. The report includes exposure levels and related health effects of nitrogen dioxide (NO2). Traffic exhaust is a major source of NO2, which means densely populated urban areas, particularly in high-income countries, often see the highest levels of NO2 exposures and health impacts.
14.7.2024
SIPRI Yearbook 2024
Pub: Oxford University Press (English text, £100)
The Stockholm International Peace Research Institute (SIPRI) launched its annual assessment of the state of armaments, disarmament and international security a month ago. The main findings are that the number and types of nuclear weapons in development have increased as states deepen their reliance on nuclear deterrence. The nine nuclear-weapon states (the United States, Russia, the United Kingdom, France, China, India, Pakistan, North Korea and Israel) have continued to modernize their nuclear arsenals, and many of them have deployed new nuclear weapon systems or with nuclear capability in 2023. Global security has continued to deteriorate over the past year. The impacts of the wars in Ukraine and Gaza are visible in almost every aspect of the arms, disarmament and international security issues examined in the Yearbook. In addition to these two wars, which have taken center stage in global news, diplomatic energy, and discussion of international politics, there were active armed conflicts in 50 other states in 2023. Fighting in the Democratic Republic of Congo and Sudan has displaced millions of people, and conflict has flared up again in Myanmar in the final months of 2023. Armed criminal gangs have been a major security concern in some states of 'Central and South America, notably leading to the actual collapse of the state in Haiti during 2023 and 2024. There are numerous sources of instability: political rivalries, economic inequalities, ecological upheavals, an accelerating arms race. Some extracts are freely available: https://www.sipri.org/sites/default/files/2024-06/yb24_summary_en_2_1.pdf (English text, 28 pages), https://www.sipri.org/sites/default/files/YB24%2007%20WNF.pdf (Englis text, 97 pages).
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Lo Stockholm International Peace Research Institute (SIPRI) ha lanciato un mese fa la sua valutazione annuale sullo stato degli armamenti, del disarmo e della sicurezza internazionale. Le principali scoperte sono che il numero e i tipi di armi nucleari in fase di sviluppo sono aumentati man mano che gli stati approfondiscono la loro dipendenza dalla deterrenza nucleare. I nove stati dotati di armi nucleari (Stati Uniti, Russia, Regno Unito, Francia, Cina, India, Pakistan, Corea del Nord e Israele) hanno continuato a modernizzare i loro arsenali nucleari e molti di loro hanno schierato nuovi sistemi d'arma nucleari o con capacità nucleare nel 2023.
E’ continuo deterioramento della sicurezza globale nell'ultimo anno. Gli impatti delle guerre in Ucraina e Gaza sono visibili in quasi ogni aspetto delle questioni connesse agli armamenti, al disarmo e alla sicurezza internazionale esaminate nell'Annuario. Oltre a queste due guerre, che hanno occupato il centro della scena nei notiziari globali, nell'energia diplomatica e nella discussione sulla politica internazionale, nel 2023 sono stati attivi conflitti armati in altri 50 stati. I combattimenti nella Repubblica Democratica del Congo e in Sudan hanno causato lo sfollamento di milioni di persone e il conflitto è divampato di nuovo in Myanmar negli ultimi mesi del 2023. Le bande criminali armate sono state una delle principali preoccupazioni per la sicurezza in alcuni stati dell'America centrale e meridionale, portando in particolare all'effettivo collasso dello stato ad Haiti nel corso del 2023 e nel 2024. Ci sono numerose fonti di instabilità: rivalità politiche, disuguaglianze economiche, sconvolgimenti ecologici, una corsa agli armamenti in accelerazione. Alcuni estratti sono disponibili liberamente: https://www.sipri.org/sites/default/files/2024-06/yb24_summary_en_2_1.pdf (English text, 28 pages), https://www.sipri.org/sites/default/files/YB24%2007%20WNF.pdf (Englis text, 97 pages).
20.6.2024
Global Electricity Review
Pub: Ember (English text, 191 pages)
The Report delves into historical data on the electricity production of 215 countries. In 2023, renewable sources managed to generate 30% of global electricity. Energy produced thanks to wind and sun has gone from 0.2% in 2000 to 13.4% in 2023. Signs of contraction for hydroelectric energy, due to drought (four countries seriously affected: China, India, Mexico and Vietnam). The European Union must focus intensely on the rapid implementation of wind, solar and flexibility to create a system free from fossil fuels. https://ember-climate.org/app/uploads/2024/05/Report-Global-Electricity-Review-2024.pdf
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Il Rapporto approfondisce i dati storici sulla produzione di elettricità di 215 Paesi. Nel 2023 le fonti rinnovabili sono riuscite a generare il 30% dell’elettricità globale. L’energia prodotta grazie al vento e al sole è passata dallo 0,2% del 2000 al 13,4% del 2023. Segnali di contrazione per l’energia idroelettrica, per via della siccità (quattro paesi gravemente colpiti: Cina, India, Messico e Vietnam). L’Unione europea deve concentrarsi intensamente sulla veloce implementazione di eolico, solare e flessibilità per dare vita a un sistema scevro dai combustibili fossili. https://ember-climate.org/app/uploads/2024/05/Report-Global-Electricity-Review-2024.pdf
29.5.2024
Attitudes of Europeans towards the environnement
Pub: European Commission (English text, 92 pages)
More than three quarters of Europeans (78%) agree that environmental issues have a direct effect on their daily lives and health. Around four in five respondents (84%) agree that EU environmental legislation is necessary to protect the environment in their country. The survey reveals that citizens consider promoting the circular economy as the most effective way to address environmental problems in 11 Member States, followed by nature restoration (considered the most important in Greece, Portugal, Spain, Estonia, Cyprus and Bulgaria). Overall, there is a predisposition towards more sustainable consumer behavior with almost six in ten respondents willing to pay more for sustainable products that are easier to repair, recyclable and/or produced in an environmentally sustainable way. As part of a more circular economy, citizens support reducing the amount of waste by properly sorting waste for recycling and using reusable packaging.
https://europa.eu/eurobarometer/surveys/detail/3173
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Atteggiamenti degli europei nei confronti dell’ambiente
Più di tre quarti degli europei (78%) concordano sul fatto che le questioni ambientali hanno un effetto diretto sulla loro vita quotidiana e sulla loro salute. Circa quattro intervistati su cinque (84%) concordano sul fatto che la legislazione ambientale dell’UE è necessaria per proteggere l’ambiente nel loro paese. L’indagine rivela che i cittadini considerano la promozione dell’economia circolare come il modo più efficace per affrontare i problemi ambientali in 11 Stati membri, seguito dal ripristino della natura (considerato il più importante in Grecia, Portogallo, Spagna, Estonia, Cipro e Bulgaria). In generale, c’è una predisposizione verso un comportamento dei consumatori più sostenibile con quasi sei intervistati su dieci disposti a pagare di più per prodotti sostenibili che siano più facili da riparare, riciclabili e/o prodotti in modo sostenibile dal punto di vista ambientale. Nell’ambito di un’economia più circolare, i cittadini sostengono la riduzione della quantità di rifiuti differenziando correttamente i rifiuti per il riciclaggio e utilizzando imballaggi riutilizzabili.
https://europa.eu/eurobarometer/surveys/detail/3173
13.5.2024
Youth and democracy
Pub: European Commission (English text, 63 pages)
In the context of the European elections of 6-9 June 2024 and as a follow-up to the European Youth Year 2022, a survey on "Youth and democracy" was conducted targeting young people aged 15-30. There is awareness of the ways of engaging with the EU. When young people across the EU are asked how much they know about ways to interact with the EU, 46% say they are aware of the European elections. Around a quarter (24%) are familiar with EU social media channels and websites, namely the European Youth Portal. Young people believe that voting in local, national or European elections is the most effective action to make their voice heard by decision makers: 38% of those interviewed choose this action. In second place is the use of social media by expressing one's opinions, using hashtags or changing the profile picture, etc., chosen by 32% of respondents. https://europa.eu/eurobarometer/surveys/detail/3181
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Gioventù e democrazia
Nel contesto delle elezioni europee del 6-9 giugno 2024 e come seguito all'Anno europeo della gioventù 2022, è stata condotta un'indagine su "Gioventù e democrazia" rivolta ai giovani di età compresa tra 15 e 30 anni. C’è consapevolezza sulle modalità di impegno con l’UE. Quando ai giovani di tutta l’UE viene chiesto quanto conoscono le modalità per interagire con l’UE, il 46% dichiara di essere a conoscenza delle elezioni europee. Circa un quarto (24%) ha familiarità con i canali e i siti web dei social media dell'UE, ovvero il Portale europeo per i giovani. I giovani ritengono che votare alle elezioni locali, nazionali o europee sia l'azione più efficace per far sentire la propria voce ai decisori: il 38% degli intervistati sceglie questa azione. Al secondo posto c'è l'utilizzo dei social media esprimendo le proprie opinioni, utilizzando hashtag o modificando l'immagine del profilo, ecc., scelta dal 32% degli intervistati.
https://europa.eu/eurobarometer/surveys/detail/3181
7.3.2024
European climate risk assessment — Executive summary
Pub: European Environment Agency (English text, 40 pages)
This assessment identifies 36 climate risks with potentially severe consequences across Europe. The risks are evaluated in the contexts of risk severity, policy horizon, policy readiness and risk ownership. It further identifies priorities for EU policy action, based on a structured risk assessment united with qualitative aspects, such as considering social justice. Most policies and actions to strengthen Europe's resilience to climate change are made for the long term, and some actions have long lead times. Urgent action is needed now to prevent rigid choices that are not fit for the future in a changing climate, such as in land-use planning and long-lived nfrastructure. We must prevent locking ourselves into maladaptive pathways and avoid potentially catastrophic risks.
https://www.eea.europa.eu/publications/european-climate-risk-assessment
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Questo rapporto identifica 36 rischi climatici con conseguenze potenzialmente gravi attraverso l'Europa. I rischi sono valutati nei contesti di gravità del rischio e orizzonte politico, preparazione politica e proprietà del rischio. Inoltre identifica le priorità per l’azione politica dell’UE, sulla base di una valutazione strutturata del rischio unitario con aspetti qualitativi, come la considerazione della giustizia sociale. La maggior parte delle politiche e delle azioni volte a rafforzare la resilienza dell’Europa al clima e ai cambiamenti vengono apportate a lungo termine e alcune azioni hanno una lunga durata. Ora è necessaria un’azione urgente per evitare scelte rigide non adatte al futuro in un clima che cambia, come nella pianificazione dell’uso del territorio e delle infrastrutture di lunga durata. Dobbiamo evitare di chiuderci dentro percorsi disadattivi ed evitare rischi potenzialmente catastrofici.
29.2.2024
Corporate Climate Targets
Pub: WWF (English text, 51 pages)
Aut: Guillaume Bône, Antoine Pugliese and Sebastien Godinot
This report exclusively addresses climate targets for companies and financial institutions, and not the transition plans that must be associated with targets set by companies in order to achieve their decarbonization objectives. WWF acknowledges that climate targets are essential to set the ambition for transition planning by companies and financial institutions ; however, climate targets alone are insufficient to guarantee the sustainability ambitions of undertakings, or to characterize companies as transitioning. WWF has already released reports outlining the importance of a transition plan, and will continue through additional reports.
www.wwf.eu/?12960841/Unlocking-Climate-Success-New-WWF-report-sets-the-course-for-credible-climate-target-setting-for-companies
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Questo rapporto affronta esclusivamente gli obiettivi climatici per le aziende e le istituzioni finanziarie, e non i piani di transizione che devono essere associati agli obiettivi fissati dalle aziende per raggiungere i propri obiettivi di decarbonizzazione. Il WWF riconosce che gli obiettivi climatici sono essenziali per stabilire l'ambizione della pianificazione della transizione da parte delle aziende e delle istituzioni finanziarie; tuttavia, gli obiettivi climatici da soli non sono sufficienti a garantire le ambizioni di sostenibilità delle imprese o a caratterizzare le aziende come in transizione. Il WWF ha già pubblicato rapporti che sottolineano l’importanza di un piano di transizione e continuerà con ulteriori rapporti.
21.2.2024
Global Economic Survey 2024
Pub: Eurochambres (English text, 23 pages)
The 2024 Survey was conducted in November and December 2023. It provides a qualitative assessment of global economic developments, trade and other key policy challenges for 2024 based on responses from business organizations representing approximately 70 countries % of global GDP total. The Survey identifies geopolitical tensions and instability as the most significant cause of concern for the international business community. According to business organizations, uncertainty in relation to supply chains, access to raw materials and energy security rounds out the top three global economic challenges for the coming year. Business confidence is set to increase according to the vast majority of survey participants, with several regions also expecting an increase in foreign direct investment flows, including the United States and China, while for Europe levels are expected to remain overall constants.
https://www.eurochambres.eu/wp-content/uploads/2024/02/Global-Economic-Survey-Report-2024.pdf
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La Survey 2024 è stata condotta nei mesi di novembre e dicembre 2023. Fornisce una valutazione qualitativa degli sviluppi economici globali, del commercio e di altre sfide politiche chiave per il 2024 sulla base delle risposte delle organizzazioni imprenditoriali che rappresentano circa 70 paesi % del PIL mondiale totale. La Survey identifica le tensioni geopolitiche e l’instabilità come la causa più significativa di preoccupazione per la comunità imprenditoriale internazionale. Secondo le organizzazioni imprenditoriali l’incertezza in relazione alle catene di approvvigionamento, all’accesso alle materie prime e alla sicurezza energetica completa le tre principali sfide economiche globali per il prossimo anno. La fiducia delle imprese è destinata ad aumentare secondo la stragrande maggioranza dei partecipanti alla Survey, con diverse regioni che si aspettano anche un aumento dei flussi di investimenti diretti esteri, tra cui Stati Uniti e Cina, mentre per l’Europa i livelli dovrebbero rimanere complessivamente costanti .
15.1.2024
Inequality Inc.
Aut: Rebecca Riddell, Nabil Ahmed, Alex Maitland, Max Lawson, Anjela Taneja.
Pub: Oxford Committee for Famine Relief (Oxfam) (English text, 71 pages).
Since 2020, the richest five men in the world have doubled their fortunes. During the same period, almost five billion people globally have become poorer. Hardship and hunger are a daily reality for many people worldwide. At current rates, it will take 230 years to end poverty. A huge concentration of global corporate and monopoly power is exacerbating inequality economy-wide. Through squeezing workers, dodging tax, privatizing the state and spurring climate breakdown, corporations are driving inequality and acting in the service of delivering ever-greater wealth to their rich owners. To end extreme inequality, governments must radically redistribute the power of billionaires and corporations back to ordinary people.
https://www.oxfam.org/en/research/inequality-inc
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Dal 2020, i cinque uomini più ricchi del mondo hanno raddoppiato le loro fortune. Nello stesso periodo, quasi cinque miliardi di persone nel mondo sono diventate più povere. Le difficoltà e la fame sono una realtà quotidiana per molte persone in tutto il mondo. Ai ritmi attuali, ci vorranno 230 anni per porre fine alla povertà. Un’enorme concentrazione di potere aziendale e monopolistico globale sta esacerbando la disuguaglianza in tutta l’economia. Spremendo i lavoratori, evadendo le tasse, privatizzando lo Stato e stimolando il collasso climatico, le aziende stanno favorendo la disuguaglianza e agendo al servizio della fornitura di ricchezza sempre maggiore ai loro ricchi proprietari. Per porre fine alla disuguaglianza estrema, i governi devono ridistribuire radicalmente il potere dei miliardari e delle multinazionali alle persone comuni.
14.1.2024
Gen-AI: Artificial Intelligence and the Future of Work.
Aut: Mauro Cazzaniga, Florence Jaumotte, Longji Li, Giovanni Melina, Augustus J. Panton, Carlo Pizzinelli, Emma Rockall, Marina M. Tavares.
Pub: International Monetary Fund (English text, 42 pages).
Artificial intelligence (AI) has the potential to reshape the global economy, especially in the realm of labor markets. Advanced economies will experience the benefits and pitfalls of AI sooner than emerging market and developing economies, largely because their employment structure is focused on cognitive intensive roles. In this evolving landscape, advanced economies and more developed emerging market economies need to focus on upgrading regulatory frameworks and supporting labor reallocation while safeguarding those adversely affected. Emerging market and developing economies should prioritize the development of digital infrastructure and digital skills.
https://www.imf.org/en/Publications/Staff-Discussion-Notes/Issues/2024/01/14/Gen-AI-Artificial-Intelligence-and-the-Future-of-Work-542379?cid=sm-com-tw-SDNEA2024001
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L’intelligenza artificiale (AI) ha il potenziale per rimodellare l’economia globale, soprattutto nel campo dei mercati del lavoro. Le economie avanzate sperimenteranno i vantaggi e le insidie dell’intelligenza artificiale prima rispetto ai mercati emergenti e alle economie in via di sviluppo, in gran parte perché la loro struttura occupazionale è focalizzata su ruoli ad alta intensità cognitiva. In questo panorama in evoluzione, le economie avanzate e le economie di mercato emergenti più sviluppate devono concentrarsi sul miglioramento dei quadri normativi e sul sostegno alla riallocazione della manodopera, salvaguardando al contempo coloro che sono colpiti negativamente. I mercati emergenti e le economie in via di sviluppo dovrebbero dare priorità allo sviluppo delle infrastrutture digitali e delle competenze digitali.
10.1.2024
The Global Risks Report 2024.
Pub: World Economic Forum. (English text, 124 pages)
The Global Risks Report 2024 presents the findings of the Global Risks Perception Survey (GRPS), which captures insights from nearly 1,500 global experts. The report analyses global risks through three time frames to support decision-makers in balancing current crises and longer-term priorities. A deteriorating global outlook Looking back at the events of 2023, plenty of developments captured the attention of people around the world – while others received minimal scrutiny. Vulnerable populations grappled with lethal conflicts, from Sudan to Gaza and Israel, alongside record-breaking heat conditions, drought, wildfires and flooding. Societal discontent was palpable in many countries, with news cycles dominated by polarization, violent protests, riots and strikes.
https://www.weforum.org/publications/global-risks-report-2024/
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Il Global Risks Report 2024 presenta i risultati del Global Risks Perception Survey (GRPS), che raccoglie le opinioni di quasi 1.500 esperti globali. Il rapporto analizza i rischi globali attraverso tre intervalli temporali per supportare i decisori nel trovare un equilibrio tra le crisi attuali e le priorità a lungo termine. Una prospettiva globale in peggioramento Guardando indietro agli eventi del 2023, molti sviluppi hanno catturato l’attenzione delle persone in tutto il mondo, mentre altri hanno ricevuto un’analisi minima. Le popolazioni vulnerabili sono state alle prese con conflitti letali, dal Sudan a Gaza e Israele, insieme a condizioni di caldo record, siccità, incendi e inondazioni. Il malcontento sociale era palpabile in molti paesi, con cicli di notizie dominati dalla polarizzazione, proteste violente, rivolte e scioperi.
1.1.2024
World Economic Situation and Prospects 2024
Pub: United Nations (English Text, 196 pages)
Global economic growth is projected to slow from an estimated 2.7 per cent in 2023 to 2.4 per cent in 2024, trending below the pre-pandemic growth rate of 3.0 per cent, according to the United Nations World Economic Situation and Prospects (WESP) 2024. This latest forecast comes on the heels of global economic performance exceeding expectations in 2023. However, last year’s stronger-than-expected GDP growth masked short-term risks and structural vulnerabilities.
The UN’s flagship economic report presents a sombre economic outlook for the near term. Persistently high interest rates, further escalation of conflicts, sluggish international trade, and increasing climate disasters.
www.un.org/sustainabledevelopment/blog/2024/01/overview-world-economic-situation-and-prospects-2024/
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Situazione economica mondiale e prospettive al 2024
Si prevede che la crescita economica globale rallenterà dal 2,7% stimato nel 2023 al 2,4% nel 2024, tendendo al di sotto del tasso di crescita pre-pandemia del 3,0%, secondo il World Economic Situation and Prospects (WESP) 2024 delle Nazioni Unite. Quest’ultima previsione arriva sulla scia di performance economiche globali superiori alle aspettative nel 2023. Tuttavia, la crescita del PIL più forte del previsto dello scorso anno ha mascherato rischi a breve termine e vulnerabilità strutturali.
Il principale rapporto economico delle Nazioni Unite presenta una prospettiva economica cupa per il breve termine. Tassi di interesse persistentemente elevati, ulteriore inasprimento dei conflitti, rallentamento del commercio internazionale e aumento dei disastri climatici.