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ULTIMI DOCUMENTI PUBBLICATI / LATEST DOCUMENTS 
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Media News: 21.11.2024 = I limiti del potere - Paolo Lutteri
Flash: 20.11.2024 = The Rise of Fragmentation. A New Economic Security Era? - ISPI (19.9.2024)
Media News: 14.11.2024 = Democrazia e popol- Paolo Lutteri
Media News: 7.11.2024 = Gioco di squadra - Paolo Lutteri
Euromaintenance&Awards: 6.11.2024 = Video Euromaintenance 2024 Rimini
Report 2024: 6.11.2024 = Prospettive della tecnologia energetica 2024 - IEA
Gallery: 6.11.2024 = Clean Technologies/Tecnologie pulite - IEA
Report 2024: 6.11.2024 = Southeast Asia Energy Outlook 2024 - IEA
Report 2024: 6.11.2024 = Policy Scenarios for Eliminating Plastic Pollution by 2040 - OECD
Recensioni: 6.11.2024 = Rischi globali e rischi esistenziali - Megatrends Quarterly Report 5
Home Page: 1.11.2024 = = Fare futuro / Making the future – Paolo Lutteri
Media News: 30.10.2024 = Conti senza fine - Paolo Lutteri
Report 2024: 28.10.2024 = World Energy Outlook 2024 - International Energy Agency
Media News: 24.10.2024 = 175 zettabyte - Paolo Lutteri
Flash: 22.10.2024 = World Economic Outlook 2024  - International Monetary Fund
Report 2024: 22.10.2024 = State of Global Air 2024 - Health Effects Institute 
Media News: 17.10.2024 = Orizzonte sostenibile - Paolo Lutteri
Gallery: 16.10.2024 = Solar Pv & Wind Surpass Coal - International Energy Agency
Report 2024: 14.10.2024 = New Perspectives For The Future Of Manufacturing: Outlook 2030  - WMF
Media News: 10.10.2024 = Progresso così-così - Paolo Lutteri
Report 2024: 10.10.2024 = Coltivare ora il nostro futuro - Rapporto ASviS 2024 - ASviS 
Media News: 3.10.2024 = Mare mosso  - Paolo Lutteri
Gallery: 3.10.2024 = Fiscal policy challenges/Sfide di politica fiscale - World Economic Forum (25.9.2024)
Report 2024: 3.10.2024 = Chief Economists Outlook  - World Economic Forum (25.9.2024)
Homepage collection: 1.10.2024 = Dalla professione alla missione.

1.11.2024
Fare futuro
Di ‘futuro’ e ‘futuribili’ qualcuno di questa Fondazione ha cominciato a preoccuparsene più di 50 anni fa. Il Club di Roma faceva i primi passi e nella rivista “Futuribili” tre ragazzi della Bocconi (Stefano, Alberto e Paolo) discutevano con ‘i grandi’ e scribacchiavano le loro idee.
Adesso siamo alle battute finali, secondo l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite: se entro il 2030 non si prendono provvedimenti drastici contro il surriscaldamento, l’inquinamento e contro le disuguaglianze sociali (è solo una sintesi parziale dei 17 goals dello Sviluppo Sostenibile) si apre la via del non ritorno. Non ce la faremo a fare futuro. Le situazioni tragiche di aumento dell’anidride carbonica, scioglimento dei ghiacciai e delle calotte polari, invasione delle plastiche e dei rifiuti nocivi, povertà diffusa, arroganza dei governanti … non potranno essere risolte e il genere umano si annienterà da solo, lentamente.
Pessimismo psicologico o scienza razionale delle previsioni? Un bel connubio, reso possibile dall’intreccio delle crisi ecologiche e sociali.
Possiamo augurarci che questi scienziati si sbaglino, ma non è una buona ragione per negare i pericoli. Che fare?
1. Da soli, individui o Paesi, non si risolve niente. Il problema è globale.
2. Grandi alleanze, se non tra politici almeno tra scienziati e intelligentsia di popoli.
3. Superare i sovranismi nazionali. Porre fine diplomaticamente alle guerre.

4. Migliorare l’educazione dei giovani e la preparazione culturale degli adulti.
5. Aver cura del funzionamento degli asset e degli impianti, delle funzioni industriali, agricole ed economiche fondamentali.
Come riassunto, forse nient’altro. Il piano è già molto largo e difficile. Molte persone assennate lo hanno descritto e articolato nei dettagli. Impossibile? Almeno resti un’intenzione. Eppure se aumentasse la consapevolezza, tutti ‘si rimboccassero le maniche’ e le scadenze drammatiche potessero essere spostate un po’ più in là … un po’ di orgoglio, coscienza planetaria e tecnologia ci aiuterebbero a gestire meglio il nostro mondo.

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A supporto si suggerisce la lettura dell’Agenda ONU 2030 (https://sdgs.un.org/goals) e del Rapporto 2024 dell’Associazione per lo Sviluppo sostenibile (https://asvis.it/) della quale la nostra Fondazione è alleata. 
Chi volesse aggiungere, criticare, integrare con concetti o esempi pratici, sarà ben accetto in queste pagine.
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Making the future
Someone at this Foundation began to worry about ‘the future’ and ‘futuribili’ more than 50 years ago. The Club of Rome was taking its first steps and in the magazine “Futuribili” three guys from Bocconi (Stefano, Alberto and Paolo) discussed with ‘the grown-ups’ and scribbled down their ideas.
Now we are in the final stages, according to the United Nations Agenda 2030: if by 2030 we do not take drastic measures against global warming, pollution and social inequalities (this is only a partial summary of the 17 goals of Sustainable Development) the path of no return opens. We will not be able to make the future. The tragic situations of increasing carbon dioxide, melting glaciers and polar ice caps, invasion of plastics and harmful waste, widespread poverty, arrogance of governments ... cannot be resolved and the human race will slowly destroy itself.
Psychological pessimism or rational science of predictions? A beautiful combination, made possible by the intertwining of ecological and social crises.We can hope that these scientists are wrong, but that is not a good reason to deny the dangers. What to do?
1.Alone, individuals or countries, nothing can be solved. The problem is global.
2.Great alliances, if not between politicians at least between scientists and intelligentsia of peoples.
3.Overcome national sovereignisms. Diplomatically put an end to wars.
4.Improve the education of young people and the cultural preparation of adults.
5.Take care of the functioning of assets and plants, of fundamental industrial, agricultural and economic functions.
In summary, perhaps nothing else. The plan is already very broad and difficult. Many sensible people have described it and articulated it in detail. Impossible? At least let it remain an intention. Yet if awareness increased, everyone ‘rolled up their sleeves’ and the dramatic deadlines could be moved a little further away … a little pride, planetary awareness and technology would help us better manage our world.
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In support, we suggest reading the UN Agenda 2030 (https://sdgs.un.org/goals) and the 2024 Report of the Association for Sustainable Development (https://asvis.it/) of which our Foundation is an ally.
Anyone
who would like to add, criticize, integrate with concepts or practical examples will be welcome in these pages.

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FLASH

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20.11.2024 

The Rise of Fragmentation. A New Economic Security Era?
Pub: (19.9.2024) ISPI (English text, 138 pages)

Aut: Filippo Fasulo, Alessandro Gili
Multiple crises have shaken the foundations of the global economy, and the resulting instability has yet to recover. Instead, it has led to increasing fragmentation along political and ideological lines. The current geoeconomic order is increasingly defined by the use of advanced trade defense and economic security tools, such as tariffs, trade barriers, sanctions, and export restrictions, which have become more sophisticated. Major economies are adapting to this new reality by shaping their own definitions of economic security, particularly to safeguard critical and high-tech sectors. The EU, the US, and China are each calibrating their economic security strategies, seeking a balance between openness and protection that maximizes their respective advantages. However, in this shifting international landscape, new actors are emerging with the potential to influence the global balance of power.

https://www.ispionline.it/wp-content/uploads/2024/11/Rise-of-Fragmentation_WEB.pdf 
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L'ascesa della frammentazione. Una nuova era di sicurezza economica?
Molteplici crisi hanno scosso le fondamenta dell'economia globale e l'instabilità risultante deve ancora riprendersi. Invece, questa ha portato a una crescente frammentazione lungo linee politiche e ideologiche. L'attuale ordine geoeconomico è sempre più definito dall'uso di strumenti avanzati di difesa commerciale e sicurezza economica, come tariffe, barriere commerciali, sanzioni e restrizioni all'esportazione, che sono diventati più sofisticati. Le principali economie si stanno adattando a questa nuova realtà plasmando le proprie definizioni di sicurezza economica, in particolare per salvaguardare settori critici e ad alta tecnologia. L'UE, gli Stati Uniti e la Cina stanno calibrando le proprie strategie di sicurezza economica, cercando un equilibrio tra apertura e protezione che massimizzi i rispettivi vantaggi. Tuttavia, in questo mutevole panorama internazionale, stanno emergendo nuovi attori con il potenziale per influenzare l'equilibrio di potere globale.

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22.10.2024 

Si prevede che la crescita globale rimarrà stabile ma deludente - International Monetary Fund
Si prevede che la crescita globale rimarrà stabile ma deludente. Tuttavia, importanti revisioni sono avvenuti sotto la superficie dall’aprile 2024, con aggiornamenti alle previsioni per gli Stati Uniti che hanno compensato i declassamenti di quelli di altre economie avanzate, in particolare i più grandi paesi europei. Allo stesso modo, nei mercati emergenti e nelle economie in via di sviluppo, le interruzioni della produzione e del trasporto marittimo di materie prime, in particolare il petrolio, i disordini civili e gli eventi meteorologici estremi hanno portato a revisioni al ribasso delle prospettive per il Medio Oriente e l’Asia centrale e quella per l’Africa sub-sahariana. Questi sono stati compensati dagli aggiornamenti alle previsioni per l’Asia emergente, dove l’aumento della domanda di semiconduttori ed elettronica, guidato da significativi investimenti in intelligenza artificiale, ha rafforzato la crescita, una tendenza sostenuta da consistenti investimenti pubblici in Cina e India. Tra cinque anni, la crescita globale dovrebbe raggiungere il 3,1%, una performance mediocre rispetto alla media pre-pandemia.
Mentre la disinflazione globale continua, l'inflazione dei prezzi dei servizi rimane elevata in molte regioni, sottolineando l'importanza di comprendere le dinamiche settoriali e di calibrare di conseguenza la politica monetaria, come discusso nel capitolo 2. Con il declino degli squilibri congiunturali dell'economia globale, le priorità politiche a breve termine dovrebbero essere attentamente calibrate per garantire un atterraggio regolare. Allo stesso tempo, sono necessarie riforme strutturali per sollevare le prospettive di crescita a medio termine, mentre il sostegno ai più vulnerabili dovrebbe essere mantenuto. Il capitolo 3 discute le strategie per migliorare l'accettabilità sociale di queste riforme, un prerequisito fondamentale per un'attuazione efficace.
https://www.imf.org/en/Publications/WEO/Issues/2024/10/22/world-economic-outlook-october-2024
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Global growth is expected to remain stable yet underwhelming - International Monetary Fund
Global growth is expected to remain stable yet underwhelming. However, notable revisions have taken place beneath the surface since April 2024, with upgrades to the forecast for the United States offsetting downgrades to those for other advanced economies, in particular, the largest European countries. Likewise, in emerging market and developing economies, disruptions to production and shipping of commodities—especially oil—conflicts, civil unrest, and extreme weather events have led to downward revisions to the outlook for the Middle East and Central Asia and that for sub-Saharan Africa. These have been compensated for by upgrades to the forecast for emerging Asia, where surging demand for semiconductors and electronics, driven by significant investments in artificial intelligence, has bolstered growth, a trend supported by substantial public investment in China and India. Five years from now, global growth should reach 3.1 percent—a mediocre performance compared with the prepandemic average.
As global disinflation continues, services price inflation remains elevated in many regions, pointing to the importance of understanding sectoral dynamics and of calibrating monetary policy accordingly, as discussed in Chapter 2. With cyclical imbalances in the global economy waning, near-term policy priorities should be carefully calibrated to ensure a smooth landing. At the same time, structural reforms are necessary to lift medium-term growth prospects, while support for the most vulnerable should be maintained. Chapter 3 discusses strategies to enhance the social acceptability of these reforms—a crucial prerequisite for successful implementation.
https://www.imf.org/en/Publications/WEO/Issues/2024/10/22/world-economic-outlook-october-2024

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